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Multistrati Abituali

Piero Almeoni, Paola Sabatti Bassini, Roberta Sisti

Laboratorio del 17 febbraio 2007

Obiettivo

Costruire una mappa pubblica e allo stesso tempo privata di una città che raccoglie i percorsi abituali dei partecipanti. Questi saranno invitati a tracciare sulla cartina del proprio contesto abitativo dei tragitti, fissando delle tappe che corrispondano ai luoghi da loro quotidianamente frequentati: vi saranno, per ognuno, i percorsi abituali del lunedì, del martedì ecc. per tutta la settimana.
Assemblando i loro itinerari viene a formarsi la mappatura di una città immaginaria; in base alle preferenze, tragitti ed aree di sosta combacieranno con l’esperienza delle loro dinamiche quotidiane formando una nuova segnaletica dove le norme divengono emotive, affettive, private. La città che si verrà a delineare sarà la fusione degli spostamenti, un crocevia di memorie del territorio stratificate in modo da incrociare esperienze e livelli di riflessione diversi. Risulterà la pianta di una città autonoma nata dalle relazioni attivate in questo laboratorio. I partecipanti sono invitati a ricreare i loro percorsi abitudinari e subito dopo sono chiamati a perdersi nella città che, insieme, li raccoglie.

Metodologia

Gli iscritti dovranno presentarsi con una pianta della loro città o paese di provenienza sulla quale dovranno già aver tracciato degli itinerari che abitualmente percorrono. Si chiede loro di fissare sulla cartina alcuni dei luoghi frequentati ( ad esempio: la propria casa, il municipio, la cartoleria, la farmacia, il bar, la casa dell’amico, il parco pubblico, il luogo di lavoro, la scuola, la videoteca) che poi dovranno essere collegati fra loro segnando le strade quotidianamente percorse.

Procurarsi una cartina della propria città o comune di residenza su cui tracciare con un evidenziatore il percorso. Ognuno dovrà segnare i percorsi di un giorno qualsiasi della settimana aggiungendo una tappa che esce dalla consuetudine. In corrispondenza di ogni tappa si richiede la realizzazione di un’ immagine, un piccolo disegno da farsi con qualsiasi tecnica ( pastello, pennarello, penna a sfera...): il municipio, ad esempio, può essere visualizzato con lo schizzo sintetico della stessa facciata dell’edificio che lo contiene; la casa di un amico invece si può anche descrivere con una rappresentazione più intima, più personale, disegnati attraverso il ricordo di un’emozione, di un odore, un angolo di casa particolarmente caro.
Tutti i percorsi verranno raccolti ed assemblati su alcune tavole di plexiglass che nella loro sovrapposizione andranno a formare, per fusione e stratificazione, la pianta di una città costruita in verticale, secondo i punti di incrocio delle tante traiettorie a disposizione. Produzione di un video che documenti tutto il processo del lavoro, importante quanto il risultato finale.

Multistrati Abituali

With the people who took part in the laboratory we have built a public and at the same time private city map, that collects their usual routes, that are marked out on the map of their own living environment. On the map we marked out the stops near the places people daily go to. Putting together all the routes, we realized the mapping of an imaginary town, that could be identified only on the base of the preferences, the ways and the stop places that correspond to the experience of daily events that draw a new sign system, where the rules become emotional, sentimental, private ones. In this way another town was outlined, resulting from the fusion of the movements, a crossroads of the territory memories, that were stratified on different experiences and levels of reflection.

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