Intervista a Lorenzo

OinO - Ci hanno detto che tu hai una bellissima idea per il posto in cui ci troviamo.

Lorenzo - Io direi che qui è meglio che non costruiscano niente. Anche la Stecca potrebbero riqualificarla in qualche modo, ristrutturarla: sarebbe bello congiungere i due giardini, fare un progetto, se vuoi anche utopico, fare un collegamento tipo un’onda, mantenendo quel volume del fabbricato, mantenendo le attività, dandogli un senso nuovo che si svilupperà in base alle esigenze che verranno fuori dal quartiere. Creare un collegamento tra i due giardini e mantenere il volume interrato, creando così una piccola collinetta sullo stesso volume della Stecca.

OinO - Quindi la Stecca rimarrebbe sotto?

L - Rimarrebbe sotto con un cortile interno, comunque con lo stesso funzionamento e con gli stessi volumi, però creandole questo segno che rimane, perché rimetterla a posto a livello di ristrutturazione, secondo me, costa di più che a buttarla giù e tirarla su di nuovo. Si potrebbe invece creare il collegamento tra le due cose per evitare l’idea di costruire qua, perchè basta guardarlo e ti rendi conto che non è poi uno spazio così grande e almeno questo andrebbe mantenuto.

OinO - Quindi quale potrebbe essere la cosa peggiore che può capitare qui in futuro?

L - Ah…non lo so quello che vogliono fare, costruire l’unico pezzo verde che c’è all’interno del quartiere, alla fine se ci tolgono anche questo…

OinO - Quindi al di là di questa tua idea - proposta, al di là dei bisogni collettivi, ciò che hai detto corrisponde anche ai tuoi personali desideri, o per te vorresti altro?

L - Nel progettare questa cosa? La mia idea sarebbe di rendere il posto il più boschivo possibile, nel senso di arrivare veramente a farlo diventare una zona verde, non quello che è adesso un prato con poche piante, ma…

OinO - Vivi qui?

L - Sì, abito qui vicino, a neanche un chilometro.

OinO - Questa è una zona preziosa che voi da vent’anni vi state godendo.

L - Certo, è una zona che comunque, voglio dire, è in degrado nel momento in cui non interviene nessuno per riqualificarla, però già solo con la volontà della gente di aver piantato quattro piante, cioè, la natura è assai bella, basta metter giù una roba che…

OinO - Secondo te la capacità che abbiamo d’immaginare come in una situazione come questa si rivela essere una forza, oppure una consapevolezza delle difficoltà, che quindi crea un po’ di disorientamento?

L - Ci vorrà sicuramente tanto impegno da parte di tante persone, perché poche persone non ce la fanno. Secondo me, tantissimo potrebbe essere legato ad un’idea per le persone anziane, oppure per i bambini, cioè tutte quelle persone che hanno veramente tanto tempo da dedicare e da occupare, perché magari i giovani in una città come Milano hanno tantissimo spazio, anche se è privato, ci sono degli sbocchi, delle cose, ma per i bambini e per gli anziani, cosa offre Milano? L’anziano da Milano dovrebbe proprio scappare.

OinO - Ribaltando la cosa, grazie alla loro presenza loro riqualificherebbero gli spazi?

L - Certo e poi hanno anche il potenziale per poterlo fare, tempo, energie, che una persona di trentacinque anni magari fa fatica a trovare perché è troppo impegnata sul lavoro, perché secondo me la difficoltà è che ci vuole tanto tempo da dedicare e una persona che lavora e vive a Milano è più difficile che lo trovi.

OinO - Hai ancora qualcosa da dire?

L - Beh…innanzi tutto che bisogna ripulire la Stecca, perché in questo momento è lasciata nel degrado, nelle mani di nessuno, proprio dimenticata dalle forze dell’ordine, da tutti, sembra che nessuno voglia intervenire per qualche motivo particolare, non si riesce a capire come sia possibile questo. Io non vivo qui da tantissimo però insomma sono anni, e l’ho vista peggiorare proprio drasticamente negli ultimi due anni. Fino all’anno scorso non era così, ma da quest’inverno è stato proprio un po’ un declino generale. La Stecca, secondo me, sarebbe giusto pensare a riqualificarla perché non vorrei che proprio la gente del quartiere, più o meno disattenta, all’interno di quello che può essere il problema, la viva come un disagio e di conseguenza dica il peggio.


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